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Nato nel 1986 A.J. Cronin, appena dopo la prima guerra si laureò con lode, ricevendo encomi in chirurgia clinica, chirurgia metodica, medicina ostetrica e medicina psicologica. Fece pratica a Glasgow, a Dublino e infine a Tredegar, piccola cittadina mineraria nel Galles del sud. Nel 1924 divenne ispettore medico delle miniere. Ottenne diversi riconoscimenti, tra cui il Diploma in sanità pubblica.  Negli anni successivi pubblicò un'indagine di carattere medico sui rischi professionali dell'industria estrattiva e in particolare sulla correlazione tra l'inalazione di polvere di carbone e malattie polmonari. Da questa ricerca trasse due romanzi, i suoi capolavori: “E le stelle stanno a guardare” del 1935 e “La cittadella” del 1937.

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La Cittadella - 1937

La Cittadella è il quinto libro produzione di Cronin, un po’ retrò nello stile, a tratti melodrammatico, è un’opera ricca di impegno civile che denuncia l’ingiustizia sociale e le contraddizioni dell’Inghilterra degli inizi del ventesimo secolo. Scritto nel 1937, La cittadella è diventato un classico.

Libro intenso tratteggia con grande maestria e ricchezza di dettagli i problemi del servizio medico nell’Inghilterra degli inizi del ventesimo secolo. Lo stesso Cronin era un medico prima di essere uno scrittore e nel libro riversa la sua esperienza.

Il protagonista Manson rappresenta il medico per vocazione, colui che si dedica alla medicina e ai suoi pazienti senza risparmiarsi e senza cercare di trarre profitto personale. Da poco  laureato in medicina, accetta il lavoro di assistente presso il dottor Page in una piccola cittadina mineraria del Galles. Arrivato pieno di buoni propositi si scontra con la vita dura dei minatori e con le terribili condizioni di lavoro di quella categoria.

Verrà in contatto con tutta una schiera di medici disamorati, incompetenti, tesi solo ad arricchirsi facendo pagare i ricchi pazienti per cure inutili. Chirurghi stimati che nella realtà dei fatti si dimostrano incapaci di operare, ospedali cadenti, vecchi medici legati a ciò che hanno studiato e non disposti ad aprirsi a nuove procedure anche se queste potrebbero salvare la vita dei malati; medici più occupati a farsi la guerra e a rubarsi clienti l’un l’altro che non a studiare e a migliorare nel proprio campo.

Riesce però a conquistare la fiducia dei minatori e delle loro famiglie con grande spirito di sacrificio e abnegazione. Sposatosi con Cristina, in breve tempo, di lavoro in lavoro, arriva a Londra. Qui, grazie alle giuste amicizie, diventa un medico rinomato anche se il prezzo da pagare sarà caro. Infatti una volta a Londra, sarà preda della brama di arricchirsi.

Egli, nato povero e laureatosi solo grazie ad un fondo istituito dall’Università, cederà davanti alle lusinghe del dio denaro e solo i tragici eventi della morte della moglie e un ingiusto processo per negligenza medica, lo farà tornare ad amare il suo lavoro per quello che è e non per quello che fa guadagnare.

Il personaggio di Andrew Manson è uno di quelli che rimangono a lungo nella mente del lettore perché non è perfetto, perché nel corso della sua vita sbaglia ma non tacita mai la sua coscienza. E’ un personaggio ricco di pietas, di empatia, a tratti rude e troppo orgoglioso, umano e quindi vicino a quell’umanità che si dedica a curare.

Il libro fece un enorme scalpore alla sua uscita tanto che contribuì alla formazione.

Rimane storico lo sceneggiato prodotto in Italia dalla RAI con Alberto Lupo.

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