dott. Giuseppe Di Marco
Specialista in malattie respiratorie
Diagnosi e cura delle malattie allergiche
"II vento, venendo in città da lontano, le porta doni inconsueti, di cui s'accorgono solo poche anime sensibili, come i raffreddati del fieno, che starnutano per pollini di fiori d'altre terre".
Italo Calvino - Marcovaldo - 1963
"14 Ma se non mi ascolterete e se non metterete in pratica tutti questi comandi, 15 se disprezzerete le mie leggi e rigetterete le mie prescrizioni, non mettendo in pratica tutti i miei comandi e infrangendo la mia alleanza, 16 ecco che cosa farò a voi a mia volta: manderò contro di voi il terrore, la consunzione e la febbre, che vi faranno languire gli occhi e vi consumeranno la vita. "
Levitico, 26
La Tubercolosi nella Letteratura e nell'Arte
Nel XIX secolo, sotto il nome ‘mal sottile’ o ‘mal di petto’, la tubercolosi costituì il morbo del secolo, portando a morte, oltre a milioni di persone, musicisti come Chopin, poeti come Alfred de Musset, forse Giacomo Leopardi, di sicuro il toscano Giuseppe Giusti… Il poeta e letterato tedesco Wolfgang Goethe, dato per spacciato a causa della Tbc appena uscito dall’adolescenza, visse invece fino a 83 anni! Malattia sociale per eccellenza si alimentava oltre che delle vecchie ingiustizie tra le classi anche di quelle acquisite dalla recente rivoluzione industriale: l’urbanesimo e i suoi guasti; uno sfruttamento forsennato della classe operaia in fabbrica; gli orari di lavoro interminabili; le donne e fanciulli schiavizzati giorno e notte alla macchina in ambienti insalubri.
La tisi non poteva che rendersi largamente visibile nella letteratura dell’Ottocento, un secolo che dalla vita e dalla realtà del suo tempo trasse più di un robusto motivo di ispirazione. Inoltre per il perenne stato febbrile che determina, per l’apparizione del sangue, per l’esito spesso letale a cui è legata, la tubercolosi sembra stabilire intense consonanze con il sentire romantico proprio di quella età. Questi i principali motivi che possono spiegare la sua marcata “letterarietà” lungo tutto il secolo XIX e oltre.
Samuel Warren - Passages from the Diary of a Late Physician - 1832
Terribile, insaziabile tiranno! Chi può arrestare la tua avanzata, o contare le tue vittime? Perché attacchi quasi esclusivamente i più belli e i più ammirevoli della nostra specie? […] Per quale infernale raffinatezza hai escogitato di render sino ad ora vane le più importanti abilità della scienza, di sconcertare completamente gli insegnamenti dell’esperienza, e di renderti manifesta solo quando ti sei irrimediabilmente assicurata la tua vittima, e le tue zanne sono rosse del suo sangue? O angelo distruttore! Perché ti riproponi di abbattere così coloro che sono i primi della nostra umanità sofferente?
Quando Stalin mandò Gor'kij da Mussolini
La vita in Russia è difficile. Stalin scatena una nuova ondata di persecuzioni. Nel 1931 lo scrittore decide di tornare a curarsi a Sorrento nel 1931. Oltre alle ragioni di salute, ci sono sicuramente state motivazioni politiche, legale alla scelta dello scrittore di liberarsi dall’abbraccio soffocante del regime. Stalin gli concede di partire, sapendo che sarà ben controllato dalla polizia fascista.
Luigi Pirandello - "L'uccello impagliato"
La produzione di Pirandello mette in luce il dramma dell’uomo contemporaneo, frammentato, senza certezze, alla ricerca di un ideale che ricomponga la sua «unità perduta». Il grande genio siciliano descrive la «perdita della centralità dell’uomo, l’avvento del relativismo culturale e l’affermazione dell’homo technologicus. Il genio siciliano comprese la cultura contemporanea tanto da anticiparne e coglierne gli sviluppi.
Il racconto indaga sui concetti di destino e di sorte e della impossibilità dell'uomo di opporsi. Per esplorare questo aspetto della vita umana utilizza la tubercolosi, una malattia che allora non prevedeva scampo per gli sventurati ammalati.
Grandi artisti affetti da Tubercolosi
La tubercolosi epidemica scoppiò con l'arrivo della rivoluzione industriale: città in espansione, sporcizia e abitazioni affollate alimentavano la malattia. E il romanticismo fu una risposta al crescente squallore urbano che favoriva la diffusione della malattia: gli artisti evocavano un mondo bucolico e il classicismo per controbilanciare l'orrore. Più tardi, nel XX secolo, quando l'urbanistica ridusse il sovraffollamento, sia la tubercolosi sia il romanticismo si ritrassero.
Numerosi artisti, pensatori, intellettuali vissero questa esperienza di malattia e contribuirono a plasmare il relativo comune sentire.sentire comune. E la lista è davvero lunga.
Romanzi dai Sanatori
Prima il mito della tubercolosi come morbo redentore e poi quello del sanatorio come luogo di purificazione, hanno ispirato del' 800 e del '900.
Per numerosi autori, che hanno condiviso una comune esperienza in sanatorio, sia pure in tempi distanti tra loro e luoghi diversi, e un vissuto personale della malattia, l'ambientazione dei romanzi nei sanatorio della prima metà del '900 ha offerto un terreno privilegiato d'inchiesta sull'evoluzione del tema tubercolosi.
Lizzie Siddal, la musa dei preraffaelliti
Essere o apparire consunti era quasi una caratteristica distintiva del Romanticismo, lo stile espressivo di un'epoca, per cui la tubercolosi è stata anche definita la “malattia romantica”.
La simbologia della Camelia da Dumas a Verdi
E’ singolare il fatto che le due opere che hanno reso celebre la camelia in letteratura e musica, "La signora delle camelie" di Dumas figlio e "La traviata" di Verdi abbiano cambiato il nome della protagonista che ama le camelia in due nomi di fiori: Marguerite (Dumas), simbolo di semplicità, innocenza, spontaneità, bontà, freschezza e purezza; e Violetta (Verdi), simbolo di umiltà e modestia..
Franz Kafka: la tubercolosi compagna di vita
Kafka viene accusato dal padre di inedia, di mancanza di volontà. L'assenza di impegno, incomprensibile per il padre, poteva derivare dall’idea dell’irrazionalità del vivere che affliggeva Franz.
Tuttavia questo suo atteggiamento apatico o di separazione dalla vita doveva necessariamente trovare una giustificazione, un alibi.
Kafka sembra trovare così una via di fuga nella malattia.