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OPERE LETTERARIE SCRITTE DA MEDICI O CON MEDICI PER PROTAGONISTI

Honoré de Balzac - Giulio Bedeschi - Michail Bulgakov - Albert Camus - Anton Checov - Luis Ferdinand Céline - Ernesto "Che" Guevara - Arthur Conan Doyle - Joseph Conrad - Michael Crichton - Archibald Joseph Cronin - Ernesto Damiani - Alberto Granado - Richard Hooker - Enzo Jannacci - Franz Kafka - Carlo Levi  - Hugh Lofting - San Luca - Boris Pasternak - Daniel Pennac - Francois Rabelais - Robert Luis Stevenson - Italo Svevo - Mario Tobino

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Honoré de Balzac - "Il medico di campagna"

Il dottore Benassis e il comandante Genestas diventano amici e il comandante accompagna quotidianamente il medico nel suo giro di visite. In questo modo scopre come Benassis, sia diventato sindaco del paese e come, applicando le sue teorie, abbia portato prosperità. . ...

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Giulio Bedeschi - "Centomila gavette di ghiaccio"

Perché “Centomila gavette di ghiaccio”, uno dei maggiori bestseller del XX secolo, la testimonianza capolavoro scritta da Giulio Bedeschi, medico durante la ritirata di Russia, venne pubblicato soltanto nel 1963 da Mursia dopo aver ricevuto ben sedici rifiuti editoriali? Insensibilità e scarsa professionalità degli editori che non annusarono la qualità di un libro che avrebbe venduto ben quattro milioni di copie? Oppure c’era un altro motivo dietro quei rifiuti? ....

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Michail Bulgakov - "Appunti  di un giovane medico" 

Neolaureato in medicina, ventiquattrenne, Bulgàkov venne inviato nel villaggio di Nikol'skoe per la sua durissima prova iniziatica: affrontare da solo i casi clinici più disparati, in uno sperduto ospedale di campagna. Con incantevole eleganza, in un mix di amara dolcezza e frizzante ironia narra le autobiografiche battaglie quotidiane contro: i dubbi di non essere all'altezza, un'umanità primitiva e superstiziosa, la natura selvaggia. Il punto d'incontro della duplice personalità scientifica e artistica del Maestro, testimonianza del  suo passaggio dall'attività di medico a quella di scrittore.

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Albert Camus - "La peste"

Camus racconta il dilagare di un'epidemia di peste che si manifesta in un tempo non precisato degli anni '40 ad Orano, in Algeria. Camus conobbe la malattia ma anche la rivalsa: la letteratura non solo lo rese libero, ma eterno. E affida la rivalsa e la visione del bene al lavoro quotidiano di un medico in mezzo alla malattia, che è esattamente quella dell’intellettuale sotto il dominio del “sistema”.

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Anton Cechov - "Racconti"

Anton Cechov fu un apprezzato medico e scrittore russo. Nei suoi personaggi ha saputo sempre trasmettere le proprie conoscenze mediche. â€‹Non si può certo dire che non fosse tagliato per la Medicina. Appena laureato, Anton Cechov mette su uno studio dove cura gratuitamente i poveri.

Poi la sera dà sfogo alla sua grande passione: scrivere. “Io sono un medico, e pratico la medicina. La medicina è la mia moglie legittima, la letteratura la mia amante"  ... 

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Louis-Ferdinand Céline - "Viaggio al termine della notte"

L’opera di Céline, rivoluzionaria nel suo contenuto, lo è ancora di più nella forma espressiva che sovverte ogni ordine e regola grammaticale e sintattica, un linguaggio anarchico che riflette quello colloquiale molto vicino all’argot. Forma e contenuto, dunque esprimono con chiarezza l’esigenza di ribellarsi agli schemi precostituiti ... 

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Ernesto "Che" Guevara - "Latinoamericana"

Alberto Granado - "Un gitano sedentario" 

I diari dell'appassionante viaggio "on the road" attraverso l'America Latina che due studenti di medicina 24enni intraprendono nel 1951 a bordo di una vecchia Norton: Ernesto e Alberto.

I giovani scoprono la miseria e la povertà del popolo latinoamericano e iniziano il percorso intellettuale e politico che porterà Ernesto a diventare il "Che", soldato ed eroe della rivoluzione, e Alberto a fare per tutta la vita il medico a  Cuba. ...

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Arthur Conan Doyle - "La lampada rossa"

Sir Arthur Conan Doyle, il grande inventore del moderno romanzo poliziesco, padre di Sherlock Holmes, ha studiato medicina e ha praticato la professione per quindici anni come medico di bordo, prima su una baleniera e poi su un piroscafo, e infine in un suo ambulatorio con l'insegna della lampada rossa che nell’Inghilterra di allora identifica gli ambulatori medici. Questi racconti rappresentano un omaggio alla medicina in sé e alla figura del medico nell'Inghilterra vittoriana: medici qualsiasi e i loro incontri con ogni tipo di persone e di problemi. ...

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Joseph Conrad - "Il negro del Narciso"

Durante il viaggio tra Bombay e Londra sul "Narciso"  il microcosmo sociale della ciurma è turbato dal fatto che il negro Jimmy si ammala di tubercolosi. Così, vendette, incomprensioni, solidarietà, forza di volontà si susseguono, a volte sovrastandosi, a volte trovando una sinergia insperata.

Conrad compone un grande affresco impressionista che, esaltando la dura vita di bordo, celebra i valori di solidarietà, di attaccamento al dovere, di eroismo garantiscono la sopravvivenza della nave e allegoricamente della nostra società.

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Michael Crichton - "Jurassic park" e  "E. R."

Laureatosi in medicina si trasferisce al prestigioso Salk Institute for Biological Studies, ma nonostante l’importanza del luogo di lavoro e la possibilità di una brillante carriera,  abbandona la professione. I suoi studi non sono stati comunque inutili: la scienza e la medicina sono il fulcro delle sue opere, romanzi definiti science thriller, conosciuti e apprezzati anche per la capacità di divulgare una conoscenza che non ha nulla di segreto o iniziatico. Sono la rappresentazione della ricerca targata USA, prioritaria e  promossa ad ogni livello con ingenti fondi economici.

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Archibald Joseph Cronin - "La cittadella"

Dopo la I guerra mondiale si laureò, ricevendo encomi, in chirurgia psicologica. Fece pratica a Glasgow, a Dublino e infine a Tredegar, piccola cittadina mineraria nel Galles del sud. Nel 1924 divenne ispettore medico delle miniere, e ottenne il Diploma in sanità pubblica.  Pubblicò indagini mediche sui rischi professionali dell'industria estrattiva e sulla correlazione tra l'inalazione di polvere di carbone e malattie polmonari. Da questa ricerca trasse due romanzi, i suoi capolavori: “E le stelle stanno a guardare” del 1935 e “La cittadella” del 1937. ...

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Ernesto Damiani 

"Elementare, Watson! Dizionarietto medico ad uso dei lettori di Sherlock Holmes"

 

L’interesse di Holmes per le conoscenze mediche e antropologiche è eminentemente pratico, perché tali competenze rappresentano i moderni e necessari strumenti scientifici per la soluzione dei casi sui quali indaga. ...

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Richard Hooker - "M*A*S*H"

Il romanzo racconta la storia di alcuni medici militari in servizio nella 4077a divisione M.A.S.H. situata sul 38° parallelo in Corea. Vi si racconta una parte del loro lavoro, ma anche parecchi scherzi goliardici e trovate insolite. La narrazione episodica è spensierata e divertente, nonostante alcune note serie e sincere, insieme alla tensione psicologica cui erano sottoposti i medici. Anche se contiene descrizioni di feriti e interventi, i dettagli della guerra stessa sono lontani, le vicende vengono incentrate in un microcosmo personale di medici militari da campo, obbligati a forti pressioni di lavoro che vengono smorzate da comportamenti bizzarri. ...

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Enzo Jannacci - "L'incompiuter"

La sua ecletticità lo porta a scrivere alcuni libri, il primo nel 1974 insieme ad un altro grande indimenticato milanese: il giornalista sportivo Beppe Viola, con il quale condivide sin dalla più tenera infanzia una stralunata, utopica e schizomorfa visione del mondo. Loro sembravano bizzarri: Enzo in un modo, Beppe nell’altro. Uno faceva il cantautore, l’altro il telecronista,  però erano due uomini di grandissima cultura, erano proprio degli intellettuali. ....

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Franz Kafka - "Un medico di campagna"

Atteso con ansia e speranza, credendo che possa risolvere tutto come per magia, un anziano medico anziano, stanco, sfibrato giorno dopo giorno, dal lavoro fisico e mentale è chiamato a combattere la statistica irrazionale della morte con la sola arma che possiede: i rudimenti della medicina, una scienza imprecisa che ora vince e che ora perde. Un ruolo che dà luce e speranza, ma anche una responsabilità che logora chi la porta.  ....

Carlo Levi - "Cristo si è fermato a Eboli"

Forse l’essere medico lo aveva portato, nonostante tutto, ad avvicinarsi alla gente, a capirla, a conoscerla bene. Da allora il paese si è ovviamente trasformato ma, molti dei problemi che Levi ha descritto restano. La questione meridionale non è più quella di allora, ma è mutata solo nei termini. Tuttavia si percepisce che Levi è ancora presente. Nelle parole della gente, dei ragazzi, dei giovani, che vedono nella casa dove ha vissuto non solo il relitto di un passato ma una denuncia e il segno di una possibilità di riscatto da una condizione. ...

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Hugh Lofting - "I viaggi del dottor Dolittle"
In un ambiente prettamente ottocentesco, in un misto di complessità e fragilità, Lofting ci racconta le vicende del protagonista e ci fa sognare in un ritmo che culla e, pagina dopo pagina, ci conduce in un mondo dove il protagonista non è più solo il Dottore con i suoi animali, ma noi stessi ritornati bambini, coinvolti, meravigliati, e senza fiato. ......
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San Luca - "Vangelo" e "Atti degli Apostoli"

Luca ha fatto tesoro del suo metodo di medico per darci il suo Vangelo che è anche un vedere, un valutare, un agire: quel Vangelo che ha composto con lo stile, con l’anima di chi è vicino a chi è in situazione di penuria, di perdere e di perdersi. Una lettura attenta dei suoi scritti, Vangelo ed Atti, ci rileva quella umanità a tutto tondo che i greci chiamavano philanthropía e i latini semplicemente humanitas, e che traspira proprio dal cosiddetto Giuramento di Ippocrate. ...

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Boris Pasternak - "Il dottor Zivago"

Jurij Zivago, medico, uomo sensibile, scrive poesie, si occupa di filosofia, frequenta ambienti letterari dove difende la propria autonomia spirituale al costo di contrasti con gli altri. All’inizio accoglie la rivoluzione come evento liberatorio, portatore di giustizia universale. Subito, però, quando la rivoluzione bolscevica assume il carattere “normativo” imponendo a tutti anche il modo di pensare, Zivago scappa, attraversa la Russia in fiamme ....

Daniel Pennac - "La lunga notte del dottor Galvan"

Forse l’essere medico lo aveva portato, nonostante tutto, ad avvicinarsi alla gente, a capirla, a conoscerla bene. Da allora il paese si è ovviamente trasformato ma, molti dei problemi che Levi ha descritto restano. La questione meridionale non è più quella di allora, ma è mutata solo nei termini. Tuttavia si percepisce che Levi è ancora presente. Nelle parole della gente, dei ragazzi, dei giovani, che vedono nella casa dove ha vissuto non solo il relitto di un passato ma una denuncia e il segno di una possibilità di riscatto da una condizione. ...

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Francois Rabelais - "Gargantua e Pantagruele"

"A Montpellier trovò dei buonissimi vini di Mireval e allegra compagnia e pensò di fermarsi là a studiare medicina. Ma poi considerò ch'era un mestiere troppo faticoso e malinconico e che i medici puzzavan di clistere come scorregge di vecchi diavoli."  ....

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Robert Luis Stevenson - "Il Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde" 

Una splendida metafora dei limiti della scienza: uno dei primi romanzi che propongono il tema etico della professione medica come traccia principale, benché ben nascosta tra le avventurose vicende che si leggono nel libro. ...

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Italo Svevo - "Il fumo" ne "La coscienza di Zeno"

"Sono colto da un dubbio: che io forse abbia amato tanto la sigaretta per poter riversare su di essa la colpa della mia incapacità? Chissà se cessando di fumare io sarei divenuto l'uomo ideale e forte che m'aspettavo? Forse fu tale dubbio che mi legò al mio vizio perchè è un modo comodo di vivere quello di credersi grande di una grandezza latente".  ....

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Mario Tobino - "Le libere donne di Magliano" "Per le antiche scale"

"Il dottor Anselmo abitava in manicomio. Mangiava alla mensa; aveva una stanza. Lo stipendio era gramo. Tutto era ristretto.
Solo chi c'è passato sa come fu il dopoguerra in Italia per uno che durante la dittatura italiana aveva vivamente sperato; da ogni parte scenari che cadevano, trionfo della materia, il denaro e la carne più dominanti di prima. La nuova lussuria invogliava le masse alla completa servitù.
Anselmo si era ritirato; faceva vita di ospedale, di manicomio". 
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