top of page

Beatrice Harraden - "Navi che passano nella notte" - 1894

navi che passano nella notte.jpg
Beatrice_Harraden.jpg

Beatrice Harraden, nata a Londra nel 1864, è stata probabilmente la scrittrice suffragetta più famosa e influente della sua epoca. Fu fortemente coinvolta nella battaglia per la parità di genere e divenne popolarissima per Ships That Pass in the Night (1894), un best-seller che vendette oltre un milione di copie.
Il titolo è ispirato ad una poesia di H.W. Longfellow contenuta nei “Tales of a Wayside Inn” (Racconti di una locanda lungo la strada):

Ships that pass in the night, and speak each other in passing,
Only a signal shown and a distant voice in the darkness;
So on the ocean of life we pass and speak one another,
Only a look and a voice, then darkness again and a silence.

 
Navi che passano di notte e incrociandosi si parlano fra loro,
solo un segnale e una voce lontana nell'oscurità;
così nell'oceano della vita passiamo e ci parliamo l'un l'altro,
solo uno sguardo e una voce, poi di nuovo l'oscurità e un silenzio.


La storia d'amore ambientata in un sanatorio per la tubercolosi, narra della protagonista Bernadine, insegnante, scrittrice, intellettuale e attivista indipendente, le cui aspirazioni professionali vengono stroncate quando le viene diagnosticata la tubercolosi. La donna non ha mai vissuto una storia d’amore ed anche gli affetti familiari non granché intensi, avendo vissuto tutta la vita con gli zii che hanno un negozio di libri usati.
Si ricovera quindi nel sanatorio alpino di Petersof, dove vive al fianco di altri 250 ospiti.
La malattia di Bernadine viene descritta in modo magnificamente semplice e naturale, ed assume i caratteri dell’esaurimento e della melanconia tanto cari sia a Kafka e Proust.
Inizia a conoscere il suo vicino di tavola, Robert Allitsen, un uomo che la lunga malattia e il dolore hanno reso così brusco ed egoista da venir chiamato “l'uomo sgradevole”.  Dichiara di non avere più doveri verso l'umanità, e l’unico grande sacrificio che sente ancora di fare è il prolungamento della sua misera esistenza, gravosa e senza speranza. Tutto questo solo per il grande amore verso sua madre.
I due stringono amicizia e Bernardine scopre che sotto l'aspetto burbero dell'Uomo Sgradevole, risiede un animo profondamente cortese e gentile. L’animo di Robert è interiormente dolce e intenerito dalla sofferenza che lo circonda.
Nasce così il loro ingenuo amore vissuto nella peggiore situazione; e poi l'amore cresce, matura e dà speranza. E il tempo passa al Kurhaus Sanatorium di Petershof: gli ospiti vanno e vengono e, anche se malati, si comporta come tutti noi con colpe e pregi. C’è chi guarisce e c’è chi muore: alcuni  persi per sempre altri nuovi. Bernardine e Robert fanno lunghe passeggiate, brevi viaggi, scattano foto, e chiacchierano della vita propria e di quella degli altri
Ma il tempo inesorabilmente stringe, i soldi di Bernardine finiscono, lei deve tornare in Inghilterra. Quando venne quel giorno, si dicono addio in silenzio, senza una parola.
Dopo la separazione Robert  riversa in una bella lettera tutto l'amore che prova per lei, ma non le invia mai la lettera. Dal suo, Bernardine confida al suo vecchio zio il grande amore per quell’uomo.
Poco tempo dopo, morta la signora Allitsen, Robert si presenta nella vecchia libreria Robert Allitsen, e Bernardine, innamorata, gli chiede di continuare ancora il sacrificio per il suo bene. Ma quello stesso giorno Bernadine muore travolta da una carrozza e così l’uomo sgradevole torna a Petershof per vivere la sua misera vita da solo. Ed il triste finale è segnato dalla quotidiana indifferenze e insofferenza del personale per gli ospiti del sanatorio.
Una storia d'amore tra i due sarebbe stata probabilmente un lieto fine troppo felice per un libro che di fatto racconta una storia d’amore dal destino segnato, vissuta da due pazienti ospiti di un sanatorio.
Navi che passano nella notte è un delizioso romanzo vecchio stile, non un racconto qualunque, di quelli che piacciono a chi piacciono i vecchi libri.

bottom of page