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La definizione scientifica internazionale di Additivo Alimentare è: “qualsiasi sostanza, o miscela di sostanze, diversa dagli alimenti di base, che si ritrovi nell'alimento pronto per il consumo a seguito dei vari trattamenti connessi con la produzione, la lavorazione, la conservazione ed il confezionamento dello stesso”. In questa definizione non si fa riferimento alla differenza esistente fra “additivo volontario” ed “additivo involontario”: il primo è quello che comunemente consideriamo oggi, il secondo, invece, è rappresentato dai residui di varia entità che possono derivare da trattamenti agro-zootecnici e tecnologici (si è quindi più vicini come definizione a quella di sostanza estranea).

Non sono da considerare come sostanze chimiche aggiunte il sale da cucina, l'aceto, l'alcool, lo zucchero e le altre sostanze che sono state considerate esse stesse “alimenti” in ragione del loro effetto nutritivo o stimolante”. L'aggiunta di Vitamina C dev'essere dichiarata come additivo anche quando non entra in gioco la sua attività vitaminica, ma solo quella antiossidante o maturante.

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Per la legislazione italiana, sono considerati additivi chimici quelle “sostanze prive di valore nutritivo  o impiegate a scopo non nutritivo, che si aggiungono in qualsiasi fase della lavorazione, alla massa o in superficie degli alimenti, per conservare nel tempo le caratteristiche chimiche, fisiche o fisico-chimiche, per evitarne l'alterazione spontanea o per impartire ad essi o esaltare favorevolmente particolari caratteristiche di aspetto, di sapore, di odore o di consistenza”. In Italia, gli additivi volontari sono disciplinati dal D.M 31.3.1965 e successive modifiche; le liste positive indicano, per ciascun composto, i casi e le dosi di impiego consentiti.
Oggi, anche per gli additivi alimentari, la norma italiana è allineata alle direttive della Comunità Economica Europea (C.E.E).

CLASSIFICAZIONE DEGLI ADDITIVI ALIMENTARI

Gli additivi sono raggruppati  in base alla funzione principale che svolgono nell'alimento in cui sono contenuti

COLORANTI (E100-E199):

sono sostanze largamente usate nelle bevande che si trovano in commercio, nei dolciumi, nei gelati, sciroppi di frutta, frutta candita, marmellate, alimenti sott’olio e sott’aceto ed in generale nei prodotti preconfezionati. I coloranti possono essere naturali o sintetici, come ad esempio:
Coloranti naturali:
- E 140 clorofille
- E 153 carbone medicinale
- E 160 carotenoidi
- E 160b annatto
- E 161 xantofille, derivati dei carotenoidi
- E 162 rosso barbabietola
- E 163 antociani: fragole, ciliegie, more
Coloranti sintetici:
- E 100-109 gialli
- E 102 giallo di tartrazina
- E 110 giallo arancio
- E 110-119 arancione
- E 120-129 rossi
- E 124 rosso cocciniglia
- E 127 eritrosina
- E 130-139 blu violetti
- E 131 blu patent

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CONSERVANTI (E200-E299):

sono presenti normalmente in bevande alcoliche (es: la birra) e analcoliche, ortaggi sott’aceto, marmellate, gelatine confetture, succhi di frutta e sciroppi, salse pronte (es: maionese), sughi pronti, frutta candita ed essiccata, prodotti da forno preconfezionati (es: torte, merendine, crostate ecc.), pesce in scatola, caviale e prodotti a base di pesce e crostacei in genere, formaggi fusi o non stagionati.
I conservanti sono identificati con le seguenti sigle:
- E 200-209 sorbati
- E 200 acido sorbico
- E 202 sorbato di potassio
- E 203 sorbato di calcio
- E 210 acido benzoico
- E 211 benzoato di sodio
- E 212 benzoato di potassio
- E 213 benzoato di calcio
- E 214 p-idrossibenzoato di etile
- E 215 etil-p-idrossibenzoato di sodio
- E 216 p-idrossibenzoato di propile
- E 217 propil-p-idrossibenzoato di sodio
- E 218 p-idrossibenzoato di metile
- E 219 metil-p-idrossibenzoato di sodio
- E 220-229 solfuri
- E 230-239 fenoli formiati
- E 230 difenile
- E 231 ortofenilfenolo
- E 232 ortofenilfenolo sodico
- E 233 tiabendazolo
- E 240-259 nitriti e nitrati
- E 249-250-251-252 nitriti e nitrati di sodio e potassio
- E 260-269 acetati
- E 270-279 lattati
- E 270 acido lattico
- E 280-289 propionati
- E 290 anidride carbonica
- E 296 acido malico
- E 297 acido fumarico

L’acido benzoico si trova anche in alcuni frutti come prugne, susine e mirtilli, nel te, nella cannella e nell’anice e nei chiodi di garofano.
Difenile, ortofenilfenolo, ortofenilfenolosodico E 230- 231-232-233 e tiabendazolo E 233: sono sostanze usate per i trattamenti di superficie della frutta. I primi sono simili alle paraffine e vengono usati per trattare la frutta fresca allo scopo di migliorarne aspetto e conservazione. Il tiabendazolo, antifungino e antiparassitario, è usato come fungicida. La legge prevede che venga indicato in etichetta l’avvertenza “buccia non edibile” se essi vengono utilizzati.
I nitriti sono usati per la conservazione di carni in scatola, stagionate o essiccate.
Il nitrato di potassio e il lisozima sono usati per la conservazione dei formaggi.


ANIDRIDE SOLFOROSA E SOLFITI:

queste sostanze sono presenti nei vini (soprattutto bianchi), birra, bevande alcoliche, succhi e sciroppi di frutta, marmellate, confetture e gelatine di frutta, frutta candita, essiccata, aceto di fermentazione, funghi secchi, prodotti a base di pesce semiconservati, ortaggi sott’olio e sott’aceto, insaccati, patate lavorate incluse quelle surgelate, senape.
Sono identificati con le seguenti sigle:
- E 220 anidride solforosa
- E 221 solfito di sodio
- E 222 sodio bisolfito
- E 223 metabisolfito di sodio
- E 224 metabisolfito di potassio
- E 226 solfito di calcio
- E 227 calcio bisolfito
- E 228 potassio solfito acido


ANTIOSSIDANTI (E300-E321):
- E 300 acido ascorbico
- E 300-309 ascorbati (vitamina C)
- E 307-308-309 tocoferoli
- E 310-319 gallati, eritorbati
- E 320 butilidrossianisolo (BHA)
- E 321 butilidrossitoluene (BHT)
- E 338 acido fosforico
- E 339 fosfato di sodio
- E 325-326-327 lattati di sodio, potassio e calcio
- E 330 acido citrico
- E 331-332-333 citrati di sodio, potassio e calcio
- E 334 acido tartarico
- E 335-336-337 tartrati di sodio, potassio e calcio
- E 340-349 fosfati
- E 340 fosfato di potassio
- E 341 fosfati di calcio
- E 350-359 malati e adipati
- E 360-369 succinati e fumarati
- E 370-399 altri

BHA e BHT sono molto usati per prevenire l’ossidazione dei grassi nei prodotti da forno che li contengono in quantità elevata, degli oli vegetali per frittura, del lardo, delle patate fritte, ecc...L’acido fosforico è usato nelle bibite analcoliche aromatizzate.I fosfati di sodio, potassio e calcio sono usati rispettivamente nel latte disidratato e UHT, nella panna e formaggi non stagionati specie in quelli fusi, nei sali (e suoi succedanei) e integratori dietetici.

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CORRETTORI DI ACIDITÀ E ACIDIFICANTI (E325-385)
Le principali sostanze usate in commercio sono:
- E 325-327 lattati di sodio, calcio, potassio
- E 331-333 citrati di sodio, potassio, calcio
- E 334 acido tartarico
- E 335-337 tartrati di sodio, potassio, calcio
- E 338 acido fosforico
- E339 fosfato di sodio
- E 340 fosfato di potassio
- E 341 fosfato di calcio


Una considerazione a parte meritano i salicilati (Aspirina), sostanze il cui uso è oggi vietato ma ampiamente usate in passato nell’industria conserviera. Va ricordato che numerosi alimenti vegetali contengono naturalmente quantità variabili di salicilati, tra questi ricordiamo: pomodori, fragole, mirtilli, prugne, pesche, uva passa, cetrioli, more, albicocche, arance, ciliege, mandorle, piselli, lamponi, mele, mandarini, banane, noci. Pertanto in caso di allergia a questi composti è necessario astenersi dall’assunzione dei cibi che normalmente li contengono.​

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ADDENSANTI, EDULCORANTI, STABILIZZANTI (E400-499):

Si trovano soprattutto in caramelle, dolci, gelati, creme, budini, succhi di frutta, conserve, margarine, formaggi molli, sughi pronti, ecc ... Tra gli addensanti si ricordano alcune gomme vegetali estratte da alberi esotici appartenenti alla famiglia delle Leguminose come:
- E 400-404 acido alginico e alginati
- E 406 agar-agar
- E 407 carragenine
- E 410-419 gomma naturale
- E410 Ceratonia siliqua:gomma di robinia, semi di carruba
- E 412 Cyampopsis tetragonoloba: gomma di guar
- E 413 Astralagus spp: gomma adragante
- E 414 Acacia spp: gomma arabica
- E 430-439 derivati del poliossietilene
- E 440-449 emulsionanti naturali
- E 440 pectine
- E450- 459 fosfati
- E 450 difosfati
- E 451 trifosfati
- E 452 polifosfati
- E 460-469 derivati della cellulosa
- E 470-489 derivati degli acidi grassi
- E 490-495 (Sorbitolo monostearato, tristearato, monolaurato, monooleato, monopalmitato)
I difosfati, trifosfati e i polifosfati sono usati in numerosi prodotti alimentari come bibite, farine, dessert, gelati, salse, prodotti da forno, surgelati di pesce e crostacei, ecc...

EDULCORANTI:
I principali edulcoranti utilizzati in commercio sono:
- E 420 sorbitolo
- E 421 mannitolo
- E 967 xilitolo
- E 950 acesulfame k
- E 951 aspartame
- E 952 acido ciclamico e suoi sali
- E 954 saccarina e suoi Sali
Aspartame: dolcificante molto discusso sospettato di essere cancerogeno. La nuova valutazione dell’aspartame non ha evidenziato alcuna ragione per modificare la Dose Giornaliera Accettabile pari a 40 mg/kg peso corporeo per die.

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REGOLATORI DI ACIDITA’ E ANTIAGGLOMERANTI: (500-599)
- E 500-509 acidi e basi inorganiche (carbonati e cloruri)
- E 510-519 cloruri e solfati
- E 520-529 solfati e idrossidi
- E 530-549 Sali dei metalli alcalini
- E 550-559 silicati
- E 570-579 stearati e gluconati
- E 585 Lattato ferroso (colorante)
- E 586 Esilresorcinolo

ESALTATORI DI SAPIDITÀ: E 620- E 699
- E 620-625 glutammati
- E 630-639 inositati
- E 640 glicina
- E 649 altri

GLUTAMMATI:

La sostanza più nota è Glutammato di sodio (E621) usato il in molti alimenti in scatola o preconfezionati (carni conservate, insaccati, pasta ripiena, ecc..), nei dadi da brodo, nei mix di aromi e spezie preconfezionati, patatine fritte, popcorn, nei cibi dei ristoranti asiatici.
L’EFSA recentemente ha stabilito un livello di sicurezza per l’assunzione di acido glutammico e glutammati impiegati come additivi alimentari, dopo averne riesaminato la sicurezza e ha quantificato una dose giornaliera ammissibile (DGA) di 30 mg/kg di peso corporeo per tutti i sei additivi.
Il glutammato di sodio (MSG) era considerato il responsabile di sindromi reattive note come "sindrome da ristorante cinese" che comporta cefalea, senso di oppressione toracica, vertigini, sudorazione diffusa, pirosi e gastralgie. Da alcuni studi è emerso che una dieta particolarmente ricca di glutammato aumenta anche il rischio di sviluppare la sindrome metabolica e l’obesità.

VARI: E 900-999
- E900-909 cere
- E 910-919 glasse
- E 920-929 agenti ausiliari
- E 930- 949 gas per confezionamento
- E 950-969 dolcificanti
- E 990-999 schiumogeni

ALTRI: E 1100- E1599
Tutte le sostanze che non rientrano nelle classificazioni sopra riportate
- E 1000 acido colico
- E 1001 sali di colina
- E 1100 amilasi
- E 1101 proteasi (papaina, bromelina, ecc…)
- E 1102 glucosio ossidasi
- E1103 invertasi
- E 1104 lipasi
- E 1105 lisozima
- E 1400 destrina
- E 1401-1404 amido
- E 1405 Amido trattato con enzimi
- E 1505 citrato di trietile
- E 1510 etanolo
- E 1520 glicole propilenico
- E 1525 azoto
 

FONTI:

Ministero della Salute – www.salute.gov.it

Mariani, Testa - Gli additivi alimentari - 2009

Cerutti - Il rischio alimentare - 1993

ww.food.info.net

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