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FARMACI INALATORI AEROSOL DOSATI

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La terapia inalatoria rappresenta il cardine del trattamento farmacologico dell'ASMA bronchiale e anche della BPCO Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva. A differenza della terapia orale o endovenosa, la terapia inalatoria consente di somministrare i farmaci direttamente nelle vie aeree, ottenendo a questo livello concentrazioni consistenti del farmaco riducendone al minimo gli effetti collaterali. L'efficacia dei farmaci somministrati per via inalatoria può variare, però, in relazione alla differente formulazione e alle caratteristiche dei dispositivi usati per inalarli. Il successo della terapia inalatoria non dipende solamente dall'efficacia del farmaco, ma anche dalla disponibilità di inalatori facili da usare e che assicurino elevate quantità del farmaco nell'apparato respiratorio. È possibile affermare, quindi, che non si può parlare solo dell'efficacia delle singole molecole, ma delle combinazioni tra molecola ed inalatore.

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Esistono 2 tipi di device per la somministrazione inalatoria dei farmaci usati nel trattamento dell' ASMA e della BPCO:

SPRAY PREDOSATI (pressurized metered dose inhaler, pMDI) e INALATORI DI POLVERE SECCA (dry powder inhalers, DPI). Sono innumerevoli i vantaggi di tali terapie: 

  • Compatto, portatile, di piccole dimensioni

  • Dose multipla

  • Breve periodo di inalazione

  • Riproducibilità della dose

  • Nessuna preparazione del farmaco

  • Basso rischio di contaminazione

  • Hanno il contadosi

In più le polveri possono vantare altri due vantaggi:​

  • Liberi da propellente

  • Attivati con il respiro

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SPRAY

Gli spray pre-dosati sono stati introdotti nella pratica clinica circa 50 anni fa e sono stati progressivamente migliorati, in particolare per quanto riguarda la velocità dell'erogazione, il diametro delle particelle, l'uso in soluzione anziché sospensione, ed i propellenti, che non sono più dannosi per l'ambiente. Gli spray non richiedono flussi inspiratori elevati in quanto il farmaco è spinto dal propellente, ma per un corretto utilizzo necessitano di coordinazione tra inspirazione ed erogazione del farmaco. Il limite maggiore rimane proprio la necessità di coordinare l'attuazione dello spray con l'inspirazione da parte del paziente.

L'uso del distanziatore riduce la necessità della coordinazione mano-respiro, aumentando la quantità di farmaco che arriva in profondità e diminuendo il rischio di tosse riflessa.

Questo ausilio è importante per i bambini o per gli anziani, e soprattutto, perché i farmaci al bisogno come il Ventolin sono disponibili solo in formulazione spray e non in polvere.

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Le formulazioni spray più moderne hanno il contadose

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POLVERI

I dispositivi che erogano polvere DPI sono stati sviluppati successivamente sviluppati proprio con l'intenzione di prevenire gli errori dovuti alla mancanza di coordinazione, e hanno eliminato, rispetto agli spray tradizionali, ogni necessità di completa coordinazione da parte del paziente, poiché consentono di assumere la dose del farmaco inspirando direttamente dall'inalatore. Il paziente è quasi sempre in grado di produrre un flusso inspiratorio sufficiente perché il flusso minimo necessario è molto modesto.
I dispositivi a polvere secca funzionano grazie all'interazione tra il flusso inspiratorio del paziente e la resistenza interna dell'erogatore, per generare una turbolenza sufficiente a disgregare la polvere che sarà poi inalata nei polmoni.

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Ellipta

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Nexthaler

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Genuair

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Breezhaler

​​​NORME PRESCRITTIVE

Dal 2015 tutti le nuove medicine per la BPCO, quelli in associazione di due o tre farmaci nello stesso dispositivi, possono essere erogati dal SSN, Servizio Sanitario Nazionale, solo su piano terapeutico redatto dallo specialista e accompagnato dall'impegnativa del MMG: quindi 2 documenti.

I piani terapeutici sono diversi, specifici per ogni farmaco, e possono avere la durata di 6 o 12 mesi secondo la normativa.

Per la compilazione è necessario avere esguito la spirometria e aver compilato uno questionario dei sintomi.

 

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Fattori che determinano la deposizione polmonare

Una terapia inalatoria efficace richiede un sistema di somministrazione che genera particelle del farmaco di una misura appropriata, che consenta il passaggio attraverso orofaringe e laringe e la deposizione nell'albero tracheobronchiale. Il diametro delle particelle è il più importante fattore che determina la deposizione della terapia inalatoria. Dopo essere entrate nella cavità orale, le particelle si depositano sulle vie aeree in modo dipendente dal diametro.
L'efficienza dell'inalatore si misura pertanto sulla capacità di(1):

  • Produrre un'elevata quota di particelle con diametro aerodinamico compreso tra 5 e 0.5 micron;

  • Minimizzare gli effetti collaterali locali sull' orofaringe;

  • Produrre dosi riproducibili di farmaco nel tempo;

  • Consentire una buona conservazione del farmaco.

 

Conseguenze di una scarsa aderenza al trattamento inalatorio

I pazienti affetti da ASMA e da BPCO,  in una elevata percentuale non usano correttamente i device che sono stati prescritti. Molti studi in real life hanno dimostrato che almeno il 76 % di coloro che usano un MDI commettono almeno un errore quando usano il loro inalatore.

L'uso non corretto della terapia inalatoria comporta uno scarso controllo della malattia ed un notevole incremento dei costi complessivi, dovuti all'incremento degli accessi al Pronto Soccorso, delle visite mediche, delle ospedalizzazioni e dei giorni di inattività lavorativa.

L'aspetto cruciale rimane quello dell'educazione, da parte di medici e infermieri.

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Conclusioni

La sintomatologia nei soggetti asmatici e nei soggetti BPCO è spesso non controllata, nonostante un adeguato trattamento inalatorio. Numerose cause determinano questo controllo non ottimale, tra queste una scarsa tecnica inalatoria. I pazienti spesso non sanno usare correttamente il device che è stato loro prescritto.

Per questo la ricerca ha proposto farmaci innovativo ed efficaci per il cui utilizzo, però, è fondamentale l'educazione del paziente da parte degli operatori sanitari.

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