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dott. Giuseppe Di Marco
Specialista in malattie respiratorie
Diagnosi e cura delle malattie allergiche
"II vento, venendo in città da lontano, le porta doni inconsueti, di cui s'accorgono solo poche anime sensibili, come i raffreddati del fieno, che starnutano per pollini di fiori d'altre terre".
Italo Calvino - Marcovaldo - 1963
CONSIGLI PER I PAZIENTI ASMATICI
L’ASMA E LO SPORT
L’asma non impedisce di fare sport, anche a livello agonistico. Occorre però che il Medico valuti sempre l’intensità dell’esercizio fisico e il tipo di attività che ciascuna persona può praticare senza rischi.
Nonostante lo sforzo fisico sia uno dei fattori che possono scatenare le crisi respiratorie, i tanti atleti asmatici che hanno ottenuto risultati anche di altissimo livello, come Federica Pellegrini, Giorgio Di Centa o David Beckham, mostrano che asma e sport possono convivere con successo quando la malattia è ben controllata con un trattamento farmacologico corretto.
Le linee guida internazionali GINA (Global Initiative for Asthma) consigliano ai Medici di “incoraggiare i pazienti con asma ad intraprendere un’attività fisica regolare”, anche se questa non dà di per sé un beneficio specifico sui sintomi della malattia. In base alle proprie capacità e preferenze, chi ha l’asma può praticare la maggior parte degli sport, a livello amatoriale o agonistico. Non sono indicati solo gli sport che comportano rischi in caso di malessere improvviso e quelli che si svolgono in ambienti o condizioni estreme, come paracadutismo, alpinismo d’alta quota e sport subacquei. Mai improvvisare però: è sempre fondamentale confrontarsi con il Medico per definire le modalità di esecuzione dell’attività fisica, il periodo e il luogo di svolgimento e anche l’eventuale modulazione della terapia.
E se non si è portati per un particolare sport? Si può comunque godere dei benefici di una vita attiva in modo semplice: recandosi al lavoro a piedi, ad esempio, o salendo le scale di casa; dedicandosi al giardinaggio o andando a ballare, o ancora facendo lunghe passeggiate o gite in bicicletta nel tempo libero.
QUALCHE REGOLA GENERALE PER MUOVERSI BENE
CONSULTARE SEMPRE IL MEDICO prima di scegliere un’attività sportiva e il modo in cui praticarla;
EVITARE di fare esercizio in luoghi in cui sono PRESENTI ALLERGENI cui si è sensibili o in ambienti inquinati o molto caldi/freddi;
Effettuare un adeguato RISCALDAMENTO E DEFATICAMENTO prima e dopo la pratica sportiva;
NON svolgere l’attività fisica subito DOPO I PASTI o L’ASSUNZIONE DI UN VACCINO per le allergie.
L’ASMA E IL LAVORO
Se ben gestito, in genere l’asma non impedisce di svolgere al meglio la propria attività professionale. Talvolta, però, la malattia può comparire o aggravarsi al lavoro.
Attenendosi con regolarità alla terapia prescritta dal Medico e seguendo con attenzione le sue raccomandazioni, nella maggior parte dei casi le persone con asma possono tranquillamente svolgere la loro attività professionale, senza particolari difficoltà e senza assenze ripetute. È molto importante sottolinearlo, a beneficio sia dei lavoratori sia dei datori di lavoro.
Vi sono alcune situazioni, tuttavia, in cui l’ambiente di lavoro può contribuire alla comparsa o all’aggravamento dell’asma e dei suoi sintomi; si parla in questo caso di asma correlato al lavoro e se ne distinguono due tipi principali:
1. l’asma aggravato dal lavoro: è l’asma che peggiora nell’ambiente di lavoro per l’esposizione a uno o più fattori scatenanti; se non è possibile allontanare l’agente o la condizione che provoca l’aggravamento dei sintomi (ad esempio, cambiando mansione lavorativa o luogo di svolgimento dell’attività), occorre parlarne con il Medico che potrà adattare il trattamento in corso. Quindi attenzione alle sostanze e alle condizioni che possono aggravare un'asma pre-esistente: PROFUMI, POLVERI, FUMI, GAS, VAPORI ecc., OZONO, CONDIZIONI AMBIENTALI (freddo, caldo, umidità).
2. l’asma professionale o occupazionale: è l’asma che compare in un dato ambiente di lavoro in una persona che non era affetta dalla malattia prima di svolgere quell’attività. L’asma occupazionale è una delle patologie polmonari professionali più frequenti al mondo. I suoi sintomi (respiro affannoso, rigidità toracica, respiro sibilante e tosse) possono comparire durante le ore lavorative; più frequentemente, però, si manifestano solo alcune ore dopo il lavoro, a volte disturbando il sonno.
Alcuni lavori sono più a rischio di sviluppare asma professionale: Operai del settore chimico- farmaceutico, addetti dell’industria elettronica; Agricoltori e Agricoltori e addetti dell’industria agroalimentare, Falegnami, Verniciatori e altri artigiani.
ASMA E ALIMENTAZIONE
Non esiste una vera “dieta anti-asma”, ma la scelta di cosa mangiare può aiutare a convivere meglio con la malattia.
Frutta e verdura: un aiuto naturale anche contro l’asma
Diversi studi hanno evidenziato i benefici di una dieta contenente abbondanti quantità di frutta, verdura e cereali integrali. Nell’asma i benefici riguardano soprattutto il sollievo dei sintomi (tosse, respiro faticoso e sibilante e senso di oppressione al torace) e potrebbero essere dovuti alle proprietà antinfiammatorie e antiossidanti di questi cibi. Al contrario, la carne e i formaggi grassi e i cibi lavorati ricchi di sale e zuccheri possono aumentare la risposta infiammatoria e, di conseguenza, aggravare i sintomi di una malattia in cui, come è noto, l’infiammazione gioca un ruolo centrale.
A ciascuno la sua dieta
Attenzione, però: il consiglio di seguire una dieta ricca di frutta e verdura non si applica automaticamente a tutte le persone con asma. Ad esempio, non vale necessariamente per i pazienti allergici, perché in alcuni casi chi è sensibilizzato ad allergeni inalanti - dai pollini agli acari della polvere - soffre anche di allergie alimentari che possono riguardare proprio frutta e verdura. Insomma, come per la terapia farmacologica, anche per gli aspetti
nutrizionali è molto importante una raccomandazione medica personalizzata, che tenga conto delle caratteristiche cliniche di ciascun paziente... e, perché no, anche dei suoi gusti e preferenze.
E sempre, occhio al peso!
Una dieta sana può risultare utile nella gestione dell’asma anche per via indiretta, perché aiuta a mantenere nella norma il peso corporeo. Sovrappeso e obesità sono infatti fattori di rischio per la comparsa di asma e si associano a un peggioramento delle manifestazioni della malattia
e talvolta anche a una ridotta risposta ai farmaci. Se si è sovrappeso, dimagrendo è possibile ridurre la pressione addominale sui muscoli respiratori e così migliorare i sintomi asmatici, il livello di energia e, più in generale, la qualità di vita.
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