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IL VACCINO ANTIALLERGICO

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L’allergia, quando trascurata, impatta fortemente sulla qualità della vita. Per curare le patologie allergiche e per prevenire fastidiose complicazioni, servono soluzioni causali e non rimedi temporanei. Il vaccino anti-allergico è l’unico trattamento specifico delle malattie allergiche che può veramente portare alla remissione/guarigione della malattia. Consiste nel somministrare dosi crescenti della sostanza a cui il paziente è allergico, allo scopo di diminuire la sensibilità verso quella sostanza, e di conseguenza i sintomi.

Il vaccino anti-allergico, più correttamente chiamato ITS, immunoterapia specifica, è indicato nelle malattie  respiratorie allergiche come la la Congiuntivite, Rinite e l'Asma, causate da pollini, acari,  peli di animali, muffe. E’ indicato inoltre per l’allergia alle punture di api e vespe. Non c'è ancora la la possibilità di sottoporsi al vaccino per gli alimenti

Qualunque soggetto dai 4 anni di età in avanti purché abbia un’allergia come quelle sopra indicate, confermata dai test allergologici e dalla storia clinica. L’ immunoterapia allergene-specifica oltre a ridurre l’uso dei farmaci è anche in grado di prevenire lo sviluppo di nuove sensibilizzazioni e la successiva comparsa di asma in soggetti con rinite allergica.

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TIPI DI VACCINO

Ci sono due modi diversi di assunzione: le iniezioni sotto-cutanee nel braccio o le compresse sotto la lingua. Le compresse sono da assumere frequentemente, 2 o 3 volte a settimana. Le piccole iniezioni sottocutanee, dopo una breve fase settimanale, si fanno mensilmente.

Nel caso dell’immunoterapia sublinguale (SLIT) l’inizio del trattamento solitamente si effettua sotto osservazione del medico, mentre il mantenimento si può effettuare a casa del paziente senza l’osservazione medica.

Nel caso invece dell’immunoterapia sottocutanea (SCIT) abbiamo una fase iniziale chr prevede la somministrazione di dosi scalari, progressivamente crescenti, fino a raggiungere un dosaggio di mantenimento che viene ripetuto ad intervalli regolari mensilmente. Sia l’inizio che il mantenimento del trattamento viene effettuato dal medico specialista.

Il vaccino antiallergico deve essere prescritto dal Medico su appositi moduli.

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PER QUANTO TEMPO CI SI DEVE VACCINARE

In genere un ciclo completo di vaccino anti-allergico dura non meno di 3 anni e comunque fino a 2 anni dopo la guarigione, o un netto miglioramento dei sintomi. Cioè se a 3 anni non funziona si sospende; altrimenti va continuato finché continua il miglioramento e ci si ferma almeno un altro anno dopo la guarigione. Tale periodo è necessario affinché il beneficio clinico ottenuto possa mantenersi anche dopo la sospensione del trattamento.

I benefici ottenuti con il vaccino anti-allergico si mantengono anche a diversi anni di distanza dalla fine del trattamento, a differenza delle medicine, il cui effetto svanisce in pochi giorni dopo la sospensione.

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COME FUNZIONA

L’immunoterapia specifica consiste nel somministrare delle dosi gradualmente crescenti dell’allergene che causa la reazione allergica fino ad arrivare alla massima dose tollerata dall’organismo. Questa dose ripetuta sistematicamente ad intervalli regolari induce a una risposta del sistema immunitario (iposensibilizzazione) che permette al paziente di ridurre o eliminare i sintomi allergici provocati dal contatto con gli allergeni stessi.

L’ITS determina una sorta di “desensibilizzazione”. Ciò significa che “istruisce” il sistema immunitario del soggetto allergico a tollerare nuovamente l’allergene verso cui si era sensibilizzato. A comportarsi, cioè, verso quello specifico allergene come si comporterebbe il sistema immunitario di un soggetto non allergico.

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IL VACCINO PER L'ALLERGIA ALLE API E ALLE VESPE

Nei casi in cui una puntura di imenotteri (ape, vespa e calabrone) abbia dato una reazione sistema a rischio della vita, si deve far ricorso all’immunoterapia che presenta un’efficacia particolarmente elevata (90-100%) ed è considerata una terapia salvavita. Inoltre la terapia migliora la qualità della vita del paziente e della sua famiglia mettendoli al riparo dall' ansia di essere punto.

Il vaccino deve essere prescritto dopo attenta diagnosi alergologica con test in vivo (prove allergiche) e test in vivo. Questi da qualkche anno, prevedono il dosaggio degli anticorpi IgE non solo per il veleno intero, ma anche e soprattutto per le singole molecole allergizzanti presenti nel veleno: esame molecolare.

La somministrazione va eseguita dal medico esperto in centri qualificati e viene praticato per anni almeno 5 anni, e comunque finchè una nuova puntura non abbia dato alcun effetto nocivo, avendo così la certezza della protezione.

Attualmente in Italia sono praticate immunoterapie per circa 13 mila pazienti tra adulti e bambini.

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