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ASMA GRAVE

DEFINIZIONE ERS/ATS

Asma che nonostante l'uso corretto di tutti i farmaci per la terapia di fondo, ha condotto a frequenti riacutizzazioni negli ultimi 12 mesi,  con necessità di 2 o più cicli di terapia con cortisone per via sistemica o almeno 1 ricovero in ospedale.

L'asma è una malattia respiratoria caratterizzata da un'infiammazione cronica delle vie aeree. È definita in a due elementi fondamentali: 1) la presenza dei più importanti sintomi: respiro sibilante, dispnea cioè affanno a respirare, e tosse; 2) alterazione dei valori alla spirometria.

L'asma severa è quella malattia che ha bisogno di essere trattata con l'associazione di più farmaci a dosaggi massimali. È comunque importante distinguerla dall’asma non controllata, che spesso è dovuta a uno scorretto uso dei farmaci (per esempio, una tecnica inadeguata nell'assunzione di farmaci per via inalatoria) o a una scarsa attenzione alle indicazioni del medico.

 

DEFINIZIONE ERS/ATS

Frequenti riacutizzazioni con necessità di 2 o più cicli di terapia con cortisone per via sistemica o almeno 1 ricovero in ospedale nei 12 mesi l’anno precedenti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CURA

Gli obiettivi a lungo termine della cura dell'asma severa, come quelli dell'asma in generale, sono controllare i sintomi e ridurre i rischi, in particolare quello delle riacutizzazioni della malattia.

Se i farmaci utilizzati per il trattamento di mantenimento assunti in maniera continuativa ottengono purtroppo uno scarso controllo dei sintomi con frequenti riacutizzazioni, si possono prescrivere le terapie biologiche con anticorpi monoclonali. La storia clinica di questi pazienti è caratterizzata dal frequente uso di cortisonici sistemici (in compresse o in iniezioni) che possono determinare importanti effetti collaterali, come ad esempio l'aumento di peso, l'osteoporosi, il diabete, il glaucoma, l'ipertensione arteriosa.

 

MECCANISMO DI AZIONE

Le nuove terapie per l'asma severo agiscono su aspetti specifici, sono simili alle proteine prodotte dall'organismo, ma modificate in modo da riconoscere e legarsi in maniera specifica alla sostanza responsabile dell'asma: tossina, proteina, mediatore chimico, o  altro agente che costituisce il target della terapia.

Queste terapie appartengono alla classe di medicinali chiamati anticorpi monoclonali e sono disponibili ormai per tantissime malattie, e sono caratterizzati da diversi meccanismi d'azione.

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FARMACI BIOLOGICI

Prima di iniziare un trattamento con farmaci biologici, si deve fare una corretta rivalutazione della diagnosi, verificare che la terapia sia assunta regolarmente e correttamente, verificare la tipologia dell'infiammazione. Essi riducono l'infiammazione delle vie aeree, controllano i sintomi e riducono i rischi futuri, come le riacutizzazioni e il declino della funzione polmonare.

Xolair (Omalizumab): è indicato nell’asma allergica. Si lega alle IgE, gli anticorpi che hanno un ruolo fondamentale nell'allergia, riducendo l'infiammazione allergica. Ciò è alla base del miglioramento del controllo dei sintomi e soprattutto dell'importante riduzione delle riacutizzazioni con una significativa riduzione delle ospedalizzazioni e degli accessi al Pronto Soccorso.

Nucala (Mepolizumab) e Fasenra (Benralizumab): questi anticorpi monoclonali umanizzati ottengono la riduzione nella produzione e nella attivazione degli eosinofili. Funzionano perché si legano e inattivano una sostanza infiammatoria l’interleuchina-5 (IL-5) che è essenziale per la differenziazione, maturazione, migrazione in circolo e la sopravvivenza degli eosinofili nell'organismo, che sono la causa dell’asma

 

Sono farmaci che devono essere prescritti da un medico esperto nella diagnosi e nel trattamento dell'asma grave e possono essere ottenuti soltanto con prescrizione medica. Sono destinati al trattamento a lungo termine e vanno presi in associazione ad altri medicinali per l'asma.

Questa terapia deve essere somministrata da un operatore sanitario professionista mediante iniezione sotto sottocutanea  nella spalla o nella coscia, ogni due, quattro, o otto settimane.

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