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BRONCHIECTASIE

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La presenza di bronchiectasie è una patologia polmonare cronica e irreversibile caratterizzata da dilatazioni (dal greco ectasis) bronchiali che abitualmente si riempiono di muco, causando tosse produttiva di abbondante espettorato. Quando le infezioni batteriche prendono il sopravvento le secrezioni diventano più dense e più scure e compaiono sintomi caratteristici di infiammazione quali affanno, dolori al torace e spossatezza.

Le bronchiectasie possono non essere dovute a patologie polmonari pregresse od anche secondarie ad infezioni quali tubercolosi, ed altre polmoniti. Spesso si ritrovano associate a BPCO.

 

SINTOMI

L'esperienza di ogni paziente è diversa, per cui non è possibile descrivere un soggetto tipico affetto da bronchiectasia. Tuttavia, il paziente manifesterà alcuni dei seguenti sintomi o tutti:

  • Tosse, spesso con espettorazione di muco (espettorato). La quantità di muco espettorato può variare notevolmente, così come il suo colore (che può essere bianco, giallo, verde, verde scuro o marrone);

  • Affanno, provocato dal danneggiamento delle vie respiratorie, la cui funzionalità è compromessa. In molti casi, l'affanno non è un problema, ma talvolta i pazienti possono notare di avere difficoltà a respirare camminando in salita o salendo le scale. Nei casi gravi, i pazienti possono avere difficoltà respiratorie anche durante attività fisiche meno impegnative;

  • Estrema spossatezza: il corpo consuma molta energia per combattere le infezioni, ma anche per tossire e respirare. La situazione può aggravarsi se il paziente presenta disturbi del sonno dovuti ad altri sintomi;

  • Disturbi toracici: possono manifestarsi come dolore, rigidità o una sensazione di "pesantezza" del torace;

  • Infezioni respiratorie, dette anche esacerbazioni: il paziente potrebbe essere soggetto a contrarre più facilmente e più rapidamente infezioni delle vie respiratorie.

Altri sintomi possono aggravarsi in presenza di un'infezione. Se trattati e monitorati correttamente, i pazienti affetti da bronchiettasia hanno, nella maggior parte dei casi, un'aspettativa di vita normale. È più probabile che i pazienti affetti da bronchiettasia muoiano per altre patologie mediche che colpiscono tutta la popolazione (ad esempio, cardiopatie o tumori) anziché direttamente a causa della bronchiettasia.

 

DIAGNOSI

I più comuni sintomi delle bronchiectasie sono una tosse di cui è difficile liberarsi, l'espettorazione di muco, l'affanno e la predisposizione a contrarre infezioni polmonari. Se il medico ritiene che il paziente possa essere affetto da bronchiettasia, deve sapere che l’esame risolutivo per fare diagnosi è la TAC polmonare.

Utile anche l’esame batteriologico dell’espettorato (per la ricerca di batteri e funghi) con antibiogramma (per individuare gli antibiotici più efficaci ed escludere quelli cui l’agente patogeno è resistente)

 

GRAVITA’, INCIDENZA FUNZIONALE E QUALITA’ DELLA VITA

Questa è una patologia complessa e non vi sono singoli esami o segni che consentano di stabilire se la forma è lieve, moderata o grave. Tuttavia, se le bronchiectasie sono correttamente controllate, il paziente dovrebbe manifestare pochi sintomi e dovrebbe poter condurre una vita normale. le bronchiectasie vengono considerate più gravi quando i sintomi iniziano a incidere sulle attività quotidiane. Tra i fattori collegati a una forma di bronchiettasia più grave rientrano:

  • Affanno: impossibilità di percorrere 100 metri senza fermarsi

  • Infezioni polmonari: tre o più nell'arco di un anno

  • Proliferazione batterica sistematica sui campioni di muco (espettorato): ciò indica che i polmoni sono colpiti da un'infezione cronica, soprattutto se viene sistematicamente riscontrato un batterio denominato Pseudomonas

  • Se una TAC evidenzia che sono colpiti entrambi i polmoni, o diverse aree del polmone, anziché un'area limitata

  • Ricoveri ospedalieri: se il paziente è stato ricoverato per gravi infezioni polmonari o per ricevere iniezioni di antibiotici

  • Calo di peso: se, a causa della bronchiettasia, il paziente risulta sottopeso

  • Esami spirometrici della funzionalità polmonare: capacità polmonare ridotta

  • Invecchiamento: con l'invecchiamento, i polmoni si riducono naturalmente di volume e il sistema immunitario diventa meno efficiente – questo può incidere sulla sintomatologia e sulla gravità delle bronchiectasie.

Queste sono solo indicazioni orientative. Certe persone potrebbero presentare molti di questi sintomi e vivere comunque una vita normale; altre persone possono avere altri importanti fattori che possono farle sentire in modo peggiore. Molti di questi fattori possono migliorare con una terapia efficace. Le persone affette da bronchiettasia grave rischiano di avere un'aspettativa di vita ridotta, per cui dovrebbero fare il possibile per mantenere i polmoni sani.

 

TERAPIA

La terapia somministrata ai pazienti ha molteplici finalità:

  • Prevenire infezioni respiratorie (esacerbazioni), durante le quali la sintomatologia peggiora

  • Trattare i sintomi

  • Migliorare la qualità di vita

  • Evitare che la patologia si aggravi.

Con una terapia corretta, questi pazienti possono restare stabili per molti anni e tenere sotto controllo i sintomi. Di seguito sono illustrate alcune delle terapie più diffuse, comprese quelle raccomandate ai medici dalle linee guida europee in materia. Non tutte queste terapie sono disponibili o usate in tutti i paesi europei. Per chiarimenti in merito alle diverse terapie, rivolgersi allo specialista pneumologo.

Terapia inalatoria: i broncodilatatori dilatano le vie respiratorie, agevolando la respirazione e riducendo l'infiammazione polmonare.

Vaccini: ricevere una somministrazione di un vaccino antinfluenzale e di un vaccino pneumococcico annualmente (che protegge dalla causa batterica più comune della polmonite) è importante per ridurre il rischio di contrarre tali malattie

Antibiotici: qualsiasi infezione respiratoria dovrebbe essere trattata tempestivamente con antibiotici, assunti sotto forma di compresse o effettuando un ciclo di iniezioni. Inoltre un tipo di antibiotici detto macrolidi può ridurre l'infiammazione e trattare l'infezione.

Problema Pseudomonas: la Pseudomonas aeruginosa, o Pseudomonas, è un batterio che può causare infezione nei pazienti affetti da bronchiectasie. Se si è contagiati dalla Pseudomonas, lo specialista potrebbe prescrivere un ciclo di antibiotici per cercare di sopprimere il batterio o controllarlo, oppure potrebbe raccomandare l'uso di un antibiotico diverso quando successivamente si contraggono infezioni respiratorie. Questi pazienti possono talvolta essere colpiti da un maggior numero di infezioni respiratorie e complicanze a causa della sua resistenza agli antibiotici. Inoltre la Pseudomonas può provocare danni polmonari. Le linee guida per i medici raccomandano che i pazienti con Pseudomonas siano monitorati più regolarmente.

Esercizi di fisioterapia: esercizi mirati a liberare le vie respiratorie, detti di disostruzione bronchiale, possono contribuire ad eliminare il muco.

Riabilitazione polmonare: al paziente potrebbe essere prescritta la riabilitazione polmonare quale metodo per migliorare la propria resistenza fisica e ridurre l'impatto dei sintomi sulla sua vita. La riabilitazione polmonare è un tipo di terapia che è finalizzata a ridurre gli impatti fisico ed emotivo di una patologia polmonare sulla vita di una persona. Si tratta di un programma personalizzato che abbina l'esercizio fisico alla formazione in modo che la persona impari a mantenersi sana il più possibile.

Farmaci muco attivi:  possono contribuire a eliminare il muco. Tali farmaci dovrebbero essere abbinati a esercizi fisioterapici regolari per ottenere la massima efficacia.

Attività fisica: l'esercizio regolare contribuisce a eliminare l'espettorato e aiuta i polmoni a lavorare meglio.

Evitare il fumo è importantissimo.

Intervento chirurgico: nella maggior parte dei casi, le bronchiectasie possono essere ben controllate e curate senza chirurgia. Talvolta, l'intervento chirurgico può essere utile se la malattia colpisce solo un'area ridotta del polmone e può essere curata asportando la parte colpita, oppure se un'area del polmone, danneggiata molto gravemente, è causa di infezioni ripetute.

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