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dott. Giuseppe Di Marco
Specialista in malattie respiratorie
Diagnosi e cura delle malattie allergiche
"II vento, venendo in città da lontano, le porta doni inconsueti, di cui s'accorgono solo poche anime sensibili, come i raffreddati del fieno, che starnutano per pollini di fiori d'altre terre".
Italo Calvino - Marcovaldo - 1963
Allergia Alimentare Vera
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Le allergie alimentari sono dovute ad una reazione immunologica verso proteine alimentari normalmente tollerate chiamate allergeni. Il meccanismo prevede il coinvolgimento di anticorpi IgE, anticorpi specifici della reazione allergica, e possono presentarsi con sintomi lievi o gravi. Il 2-4% della popolazione adulta è interessata da allergia alimentare, vi è una maggiore incidenza nei bambini, pari al 6-8% nei primi anni di vita. Le allergie alimentari sono più’ comuni nei primi 3 anni di vita, ma si possono presentare a qualsiasi età.
Le allergie alimentari sono argomento molto complesso, che come tutte le patologie di carattere sistemico, devono essere trattate con uno sguardo multidisciplinare.
Di conseguenza non è il caso di fare diagnosi “fai-da-te” o ricorrere a test discutibili: è fondamentale riferirsi ad una equipe di specialisti e in particolare ad un allergologo, che possa attivare un percorso diagnostico/terapeutico corretto.
I SINTOMI
I sintomi possono coinvolgere più organi.
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Pelle: orticaria, angioedema, eczema
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Cavo orofaringeo: gonfiore della labbra, voce rauca
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Apparato gastroenterico: nausea, vomito, diarrea e crampi intestinali.
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Apparato respiratorio: broncospasmo, tosse, naso chiuso e difficoltà respiratoria.
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Apparato cardio-circolatorio: aritmie, pressione bassa, svenimento, shock
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ALLERGENI
La stragrande maggioranza (più del 90%) delle allergie alimentari sono causate da pochi allergeni. Possono presentarsi in forma facilmente riconoscibile, ma a volte anche mascherati nel cibo come componenti aggiunti nelle preparazioni.
ALLERGENI ANIMALI
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CROSTACEI e prodotti a base di crostacei. Aragoste ed astici, gamberi bianchi, gamberi rossi, scampi.
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MOLLUSCHI e prodotti a base di molluschi. Vongole, cozze, ostriche, capesante (bivalvi), lumache, patelle (gasteropodi), calamari e totani, seppie e polpi (cefalopodi).
I crostacei (soprattutto i Gamberi) e alcuni particolari mollusci di terra (Lumache) e di mare monovalvi: (Patelle) hanno un allergene comune agli Acari della polvere domestica e possono dare, anche se non frequentemente, reazioni crociate. Questa proteina è una LTP animale chiamata Tropomiosina, ed anche di questa allergia è possibile fare diagnosi mediante uno specifico esame d sangue che dosa le IgE spcifiche.
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PESCE e prodotti a base di pesce.
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LATTE e prodotti a base di latte. Latte vaccino, latte in polvere, formaggi, burro, yogurt, creme, gelati, margarine, cibi come e alimenti lavorati, cereali per la prima colazione, zuppe, alimenti per l’infanzia, carni lavorate (tipo insaccati), pasta e pizza, purè di patate, salse e sughi pronti, prodotti da forno e di pasticceria, budini e creme, cibi industriali confezionati, surgelati. Le proteine del latte vaccino (βlattoglobulina, βlattoalbumina, e caseina) rappresentano la più frequente causa di allergie, soprattutto nei bambini. Tutti i tipi di latte sono simili, e cross-reagiscono tra loro, eccetto quelli di asino e cammello. Quindi chi è allergico al latte vaccino non può utilizzare latte di capra, pecora etc.
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UOVA e prodotti a base di uova. Condimento per insalata – zuppe commerciali – carni in scatola- salsicce – ripieni di carne – prodotti da forno – bevande (alcune birre, vini) – prodotti glassati o verniciati con albume. La cottura dell’uovo ne riduce l’allergenicità del 70%. L’uovo presente nei cibi cotti, in particolare al forno, come torte e biscotti è quindi meno rischioso per gli allergici.
Poiché le proteine del latte e delle uova sono allergeni ubiquitari e si trovano presenti nella maggior parte dei cibi, queste forme di allergia tendono a scomparire con la crescita e sono molto rare negli adulti​, in quanto a via di essere inconsciamente assunte si instaura una tolleranza , come si si fosse praticato un vaccino senza saperlo.
​ALLERGENI VEGETALI
Nei paesi del Mediterraneo, e quindi soprattutto nel Sud Italia, è molto frequente la diagnosi di allergia alimentare ad alcune specie di frutta, in particolare nella buccia della pesca, delle mele, delle albicocche e delle ciliegie. La reazione è dovuta ad anticorpi IgE contro una particolare proteina, la LTP (Lipid Tranfer Protein) che è presente anche in molte specie di frutta secca a guscio: Arachide, Nocciola e Noce.
In pratica le allergie a Pesca, Arachide, Nocciola e Noce sono un unica malattia !
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PESCA e altre Drupacee. E' una delle più comuni allergie alimentari, e il soggetto allergico deve conoscere alcune fondamentali informazioni. La pesca, dal punto di vista botanico appartiene alle Drupacee, che a loro volta fanno parte tutti gli alberi che producono un frutto che genericamente si chiama drupa: albicocco, susino, prugno e ciliegio. In pratica tutti gli alberi che producono un fiore e un frutto come il mandorlo, quindi anche melo e pero. La drupa non è altro che una mandorla con la polpa
attorno. PS: la mandorla, per fortuna non da allergia ! Possiamo avere una grande varietà di sintomi dai
più lievi ai più gravi: prurito o orticaria da contatto o sistemiche dopo l'ingestione del frutto: orticaria
e/o angioedema (il gonfiore delle palpebre e delle labbra), sintomi gastro-intestinali con nausea,
vomito, diarrea e crampi addominali, fino a reazioni sistemiche di tipo anafilattico e lo shock.
Fare molta attenzione all'assunzione di succhi di frutta di pesca confezionat​i o presenti
in alcuni aperitivi.
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ARACHIDI e prodotti a base di arachidi. Prodotti da forno, gelati, oli pressati a freddo o estrusi, semi di girasole (spesso prodotti con attrezzature usate in comune anche per le arachidi), olio di noci (idem), prodotti di pasticceria, biscotti, cibi orientali.
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FRUTTA A GUSCIO: nocciole, noci, noci, pistacchi, e i loro prodotti. Paste e creme che contengano frutta a guscio, praline, cereali, crackers, biscotti, caramelle, cioccolata, barrette energetiche, gelati, dolci di pasticceria, alcuni affettati (es mortadella), bevande in forma di aromi.
Va ricordato che evitare di mangiare arachidi è molto semplice poiché essendo un alimento della dieta americana non è previsto che sia contenuto in alcun dei nostri cibi, così come le noci (in realtà presenti in alcuni primi piatti del Nord Italia) o i pistacchi. Invece la nocciola è un alimento ubiquitario ed è coltivato dal Piemonte fino alla Sicilia (ricordiamo i noccioleti dei Peloritani e delle Madonie). Quindi lo si trova in molti prodotti: gianduiotto, cremino, nutella, kinder, ferrero rochet, torta savoia, torta sette veli, attorno alle torte come copertura laterale, gelati, snack, ecc.
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SEDANO e prodotti a base di sedano. Brodi e minestre pronte, prodotti surgelati, salse e condimenti, miscele di spezie, dadi da brodo. Della famiglia del sedano, le Umbellifere, fanno anche parte il Finocchio,il Prezzemolo e anche la Carota, che presenta lo stesso tipo di foglioline.
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CEREALI contenenti glutine come grano, segale, orzo avena, farro, grano khorasan e i loro ceppi derivati e i prodotti derivati. Pane di ogni tipo, anche grattugiato, torte e focacce, biscotti, cereali per la colazione, pasta, couscous, farina, semolino, farro, crackers, birra, salsa di soia, alcuni condimenti, come ketchup, prodotti a base di carne, come hot dog o affettati, prodotti lattiero-caseari, come il gelato aromi naturali, gomma vegetale, liquirizia, jelly bean, caramelle dure. La farina di frumento può provocare allergie respiratorie nei panettieri e meno frequentemente allergia alimentare: esiste un quadro clinico particolare che è la anafilassi da sforzo, in cui la reazione alla farina è stimolata dalla attività fisica.
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SEMI DI SESAMO e prodotti a base di sesamo, prodotti da forno, biscotti, crackers, grissini, torte, muesli, condimenti per insalate, mix di spezie, barrette, cibi preconfezionati. Spesso il sesamo rappresenta un allergene nascosto nel cibo; da ricordare che viene spesso utilizzato nei prodotti per celiaci.
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ALTRI ALIMENTI: SOIA e prodotti a base di soia, SENAPE e prodotti a base di senape, salse barbecue, LUPINI e prodotti a base di lupini. Spesso utilizzato nei prodotti gluten-free; farine a base di lupino, prodotti da forno, pane, dolci.
diagnosi alleria alimentare
LA DIAGNOSI DI ALLERGIA ALIMENTARE
SINTOMI CARATTERISTICI
La diagnosi di allergia alimentare è un percorso complesso che richiede una figura specialistica, con specifiche competenze. L’avvio di tale percorso è affidato al Medico di Medicina Generale o al Pediatra di Libera Scelta, che rivestono pertanto un ruolo di primaria importanza nel riconoscimento del paziente da indirizzare verso un iter diagnostico più approfondito. In questo primo approccio la raccolta della storia clinica (anamnesi) è fondamentale, soprattutto per identificare una correlazione fra l’ingestione dell’alimento e la comparsa dei sintomi.
L’anamnesi deve essere indirizzata a precisare:
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Caratteristiche dei sintomi attribuiti all’allergia come angioedema o altri sintomi sistemici
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Assenza di sintomi analoghi negli altri commensali
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Latenza tra assunzione dell’alimento e comparsa dei sintomi, circa 20-30 minuti
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Sistematica ricorrenza dei sintomi ad ogni assunzione dell’alimento sospetto
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Esecuzione fisici o attività sportiva dopo l’ingestione dell’alimento sospetto
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Concomitante assunzione di farmaci (Aspirina e altri antiinfiammatori – FANS) o di bevande alcooliche
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Associazione con allergia cutanea o respiratoria
PROVE ALLERGICHE CUTANEE
I test finalizzati all’individuazione dell’allergene alimentare responsabile da eseguire in vivo sono il prick test con diagnostici standardizzati e il prick by prick con alimenti freschi.
ESAMI EMATICI
Per una conferma di allergia alimentare o nei casi dubbi si ricorre al dosaggio delle IgE specifiche sia per l'estratto dell'intero alimento che per le singole proteine allergizzanti (esame molecolare). Abitualmente si associa anche il dosaggio delle IgE totali.
Classificazione alimenti per famiglia
CLASSIFICAZIONE DEGLI ALIMENTI PER FAMIGLIE
ACTINIDACEE kiwi.
AMARYLLIDACEE aglio, cipolla, porro.
ANACARDIACEE anacardo, mango, pistacchio.
AVERRHOACEE carambola.
BRASSICACEE o CRUCIFERE broccoli, cavolini di Bruxelles, cavolo, cavolo cappuccio, cavolfiore, colza, crescione d’acqua, rafano, rapa, ravanello, ravizzone, senape, verza.
BROMELIACEE ananas.
CARICACEE papaya.
CHENOPODIACEE barbabietola, costine, giri, spinaci.
CORYLACEE nocciola.
COMPOSITE camomilla, carciofo, cicoria, dragoncello, girasole, lattuga, margarine, miele, tarassaco.
CUCURBITACEE anguria, cantalupo, cetriolo, cocomero, mielata, melone, zucca, zucchina.
ERICACEE mirtillo.
EBENACEE cachi.
FAGACEE castagna, ghianda.
GRAMINACEE avena, canna, frumento, glutine, grano, granoturco, malto, miglio, orzo, riso, segale.
JUGLANDACEE noce, noce americana.
LAMIACEE basilico, maggiorana, origano, timo.
LAURACEE avocado, cannella, lauro.
LEGUMINOSE o PAPILIONACEE acacia, arachide, carruba, cece, fagiolo, fagiolino, gomma di Guarì, gomma adragante, gomma arabica, lenticchia, liquirizia, pisello, sena, soia, tamarindo.
LILIACEE asparago, aloe.
LORANTHACEE vischio.
MUSACACEE banana.
MYRTACEE guava.
OLEACEE gelsomino, manna, oliva.
ORCHIDACEE vaniglia.
PAPAVERACEE papavero.
PASSIFLORACEE frutto della passione.
PEDALIACEE sesamo.
PINACEE pinolo.
PIPERACEE pepe.
POLYGONACEE grano saraceno, rabarbaro.
ROSACEE o POMACEE o DRUPACEE albicocca, ciliegia, cotogna, fragola, lampone, mandorla, mela, mora, nespola, pera, pesca, prugna, rovo, camemoro.
RUBIACEE caffè.
RUTACEE o AGRUMI arancia, cedro, limone, mandarino, pompelmo.
SOLANACEE melanzana, noce moscata, paprica, patata, pepe di Cayenna, peperone, pomodoro, tabacco.
STARCULIACEE cacao.
THEACEE tè.
UMBELLIFERE aneto, anice, carota, coriandolo, cumino, finocchio, levistico, pastinaca, prezzemolo, sedano.
URTICACEE fico, gelso, ortica.
VITACEE uva.
ZIGINBERACEE cardamomo, zenzero.
Reazioni crociate inalanti alimenti
REAZIONI CROCIATE TRA ALLERGENI INALANTI E ALLERGENI ALIMENTARI
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Può accadere che alcuni soggetti sensibili ai pollini, agli acari o al Latex, vanno incontro ad altre reazioni allergiche (cutanee o sistemiche) se assumono alcuni alimenti. La particolarità è che questi alimenti possono contenere alcune proteine simili ad altre contenute nei pollini. Così l’organismo utilizza il meccanismo dell’allergia respiratoria per reagire alle sostanze ingerite, provocando orticaria e angioedema.
Pertanto si consiglia ai soggetti con manifestazioni cutanee e positivi alle prove allergiche per gli inalanti i fare attenzione all’assunzione degli alimenti che cross-reagiscono, e comunque di informare lo specialista su tale particolare aspetto della propria malattia.
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INALANTI ALIMENTI
Betulacee mela, pera, nespola, albicocca, ciliegia, pesca, prugna, mandorla, lampone, fragola, kiwi, banana, finocchio, sedano, prezzemolo, carota, patata, noce, nocciola, arancia, grano, segale.
Composite (margherite) cucurbitacee (melone, anguria, zucca), camomilla, cicoria, tarassaco, girasole, margarina, miele, anice, prezzemolo, sedano, finocchio, cumino, coriandolo, castagna, carota, banana, mela.
Cupressacee nessuna segnalazione
Graminacee frumento, melone, anguria, pesca, albicocca, mela, ciliegia, prugna, mandorla, solanacee (pomodoro, patata, melanzana), agrumi, kiwi, arachide.
Oleacee nessuna segnalazione
Parietaria gelso, ortica, basilico, piselli, melone, ciliegia.
Acari lumache, patelle, molluschi, gamberi.
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Lattice albicocca, pesca, mandorla, pera, mela, arancia, castagna, fico, melone, pomodoro, uva, patata, mango, papaya, ananas, avocado, kiwi, banana, passiflora.
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BIBLIOGRAFIA
* Allergy Principle and Practice. Elliot Middleton J., Charles Reed, et al.; Mosby Louis, 1993
* Alenius H, et al. Crossreactivity between..... Clinical & Experimental Allergy. 26(3): 341-348, 1996
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* J. Am. Acad. Dermat. 1995; 33: 551-573
* Martinez A., et al., Importance of tropomyosin…. Cross-reactivity.... All. et Imm. 25(3). 118-126, 1997 (May-Jun)
* Novembre E., Vierucci A., et al., The prevalence of latex allergy..... Allergy. 52(1): 101-105, 1997
* Van Ree R., et al., Possible induction do food allergy..... Allergy. 51(2): 108-113, 1996 (feb).
allergia vs intolleranza
ALLERGIA E INTOLLERANZA ALIMENTARE NON SONO LA STESSA COSA
Per intolleranza si intende la reazione anomala dell’organismo ad una sostanza estranea, non mediata dal sistema immunitario. L’intolleranza alimentare può essere anche determinata da una carenza di enzimi digestivi, o da meccanismi farmacologici o tossici. In pratica anche il diabete, il favismo o la celiachia sono delle intolleranze alimentari.
Tra le intolleranze alimentari la più diffusa è l’intolleranza al lattosio, dovuta all’incapacità di digerire il lattosio, uno zucchero naturale che si trova nel latte e nei latticini. Altra intolleranza molto frequente da riscontratre è la Non-Coeliac Gluten Sensitivity, cioè la sensibilià al Glutine, non celiaca. Tutte queste patologie devono essere sospettate dal medico per avviare il paziente dallo specialista gastroenterologo, poichè le indagini allergologiche risultano ovviamente negative
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