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ASMA BRONCHIALE

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L'asma bronchiale è una malattia eterogenea, usualmente caratterizzata da infiammazione cronica delle vie aeree. Può presentarsi in molti modi e con caratteristiche diverse, benché i sintomi caratteristici sono: tosse, respiro sibilante e fame d'aria (dispnea).

L’asma bronchiale ha sempre una storia di sintomi respiratori: respiro affannoso e sibilante, fatica a buttar fuori l’aria dai bronchi, oppressione toracica e tosse. I sintomi sono spesso serali o notturni perché di la notte è il momento in cui il bronco tende a chiudersi di più. I sintomi variano nel tempo e per intensità, associati ad una limitazione variabile del flusso aereo espiratorio.
Nel 70-80% dei casi di Asma è presente anche rinite, entrambe le patologie sono sostenute da infiammazione delle vie aeree ed è necessaria una strategia diagnostica e terapeutica combinata.

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CLASSIFICAZIONE - STADIAZIONE DI GRAVITA'

La classificazione in stadi prende il nome di GINA (in riferimento alle linee guida internazionali) e prevede 4 gradi di malattia:

  1. INTERMITTENTE – presenta attacchi meno di una volta a settimana ed un FEV1 superiore all’80% del valore teorico;

  2. LIEVE PERSISTENTE – presenta attacchi più di una volta alla settimana ed un FEV1 uguale o superiore all’80%;

  3. MODERATO PERSISTENTE – presenta attacchi quotidiani e FEV1 compreso tra il 60% e l’80% del  valore teorico;

  4. GRAVE PERSISTENTE – presenta attacchi continui con FEV1 inferiore al 60% di quello teorico.

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SPIROMETRIA
Se i sintomi lasciano pensare ad una possibile asma, è importante procedere ad eseguire una prova di misurazione del respiro, la spirometria, possibilmente prima di iniziare qualsiasi terapia. 

La spirometria è un esame molto semplice e poco invasivo, dove il paziente viene invitato a inspirare ed espirare in un tubo connesso a un apparecchio computerizzato

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SPIROMETRIA DOPO BRONCODILATATORE

Se la spirometria mostra una riduzione della capacità di far uscire l’aria nella fase espiratoria è possibile eseguire un test con un farmaco che  ha l'effetto di allargare i bronchi. Viene somministrato per spray (Ventolin) e se dopo 20 minuti si avrà un miglioramento significativo dei valori spirometrici, è possibile confermare il sospetto di asma.

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PROVE ALLERGICHE

I test allergologici non servono per la diagnosi di asma ma sono necessari per la eventuale diagnosi di asma allergia, e quindi la necessità di curare anche questa componente patologica del paziente allergico.

 

PROGNOSI: L’ASMA GUARISCE?

Probabilmente i bambini hanno questa ottima possibilità, ma bisogna sfruttare questa migliore prognosi rispetto l'adulto iniziando il trattamento terapeutico appena posta la diagnosi.

Non è facile che un asmatico guarisca, ma sicuramente un asmatico può stare molto, molto bene, ottenendo la scomparsa o almeno la netta riduzione dei sintomi, controllando la malattia.  

Benché sia una malattia seria, l'asma risente benissimo dell'efficacia della terapia cronica di fondo. L’asma è in controllo quando un soggetto affetto non ha alcun sintomo, né limitazione ad alcuna attività quotidiana (compresa l’attività fisica), la funzione respiratoria è normale e non vi sono riacutizzazioni. L’asma deve essere sempre curata e non sottovalutata o trascurata perché può essere negli anni sempre più invalidante e, anche se in rari, dare attacchi molto gravi, ed anche fatali.

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LA TERAPIA

La terapia dell’asma è prevalentemente inalatoria, e utilizza gli spray dosati o polveri inalatorie.

Per l'attacco d'asma o crisi asmatica sono indicati gli spray broncodilatatori a breve insorgenza dell'effetto (Ventolin).

Per la terapia di fondo sono indicate le associazioni di broncodilatatori a lunga durata e cortisonici per la terapia di fondo.

Nei casi più intensi il cortisone, per bocca o iniettivo, rimane il farmaco principe.

Nell'asma da sforzo e nell'asma accompagnata da rinite trove indicazione, soprattutto nei bambini, il Montelukast (Montegen - Singulair), sotto-forma di compressine masticabili

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IL VACCINO ANTIALLERGICO – IMMUNOTERAPIA CON ALLERGENI

I più moderni lavori scientifici molto ben condotti hanno dimostrato che l’immunoterapia con allergeni ha un ruolo fondamentale nella terapia dell’asma allergica, insieme alle altre strategie terapeutiche. E’ una opzione da riservare ai pazienti allergici e pertanto non è per la totalità degli asmatici, ma coloro che ne possono beneficiare hanno un ulteriore efficace e sicuro strumento terapeutico a disposizione.

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LE TERAPIE BIOLOGICHE PER L’ASMA

Sono farmaci molto efficaci che si assumono per via sottocutanea e quindi mediante iniezione e sono attualmente riservati alle forme di asma più grave. Sono attivi su specifici circuiti infiammatori e l’azione di questi farmaci è proprio quella di interrompere questi circuiti, spegnendo l’infiammazione. Per ora ci sono tre molecole disponibili: Omalizumab che agisce contro le IgE e quindi trova il suo impiego soprattutto nell’asma allergico, Mepolizumab e Benralizumab che agiscono in modo diverso sulla via della Interleuchina 5 (una molecola infiammatoria) tipica dell’asma ad impronta eosinofila. Sono farmaci che sembrano funzionare molto bene e presentare scarsi effetti collaterali, ma sono da utilizzare quando l’asma è severo, anche per gli elevati costi economici. Molte altre molecole biologiche sono in studio e presto le avremo a disposizione per una sempre miglior cura dell’asma.

L’ASMA NON SI PRESENTA SEMPRE DA SOLA

Ci sono patologie che spesso si associano all’asma e le più frequenti sono la rinite cronica e la rino-sinusite polipoide (polipi nasali), il reflusso gastro-esofageo e l’obesità con i disordini respiratori ad essa correlati.

Il paziente che presenta comorbidità è ancora più delicato da curare e sicuramente trae vantaggio dal miglioramento di una o più di queste.

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UN PATTO TRA SPECIALISTA E PAZIENTE PER TENERE L’ASMA SOTTO CONTROLLO
Gli interventi che comprendono informazioni generali utili per tutti i pazienti con Asma ed interventi più approfonditi e personalizzati a seconda delle caratteristiche della patologia nel singolo paziente si sono dimostrati efficaci e in grado di ridurre la morbilità sia nei bambini che negli adulti. La formazione del paziente è fondata sulla collaborazione tra paziente e specialista e deve basarsi su un rapporto di fiducia, aperto e pronto a recepire esigenze e bisogni di salute che di volta in volta emergono nell’ evolversi del’età e della malattia.

L’obiettivo più importante è il raggiungimento di una capacità di autogestione “guidata”, che dia al paziente tutte le indicazioni per tenere sotto controllo al meglio la propria asma.

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